Sfide ed opportunità per lo sviluppo delle competenze per una nuova educazione al lavoro.

Oggi il dibattito su dove debba andare l’istruzione tecnica e professionale di tipo secondario e terziario, appare polarizzato, da una parte l’idea delle necessità di virare su competenze professionalizzanti strettamente funzionali al mondo del lavoro attuale, e dall’altra quella di promuovere e difendere, in alcuni casi, una formazione non direttamente e necessariamente strumentale all’economia. Diverse analisi, per lo più condotte dall’OECD, concordano nell’affermare che una delle principali cause del mancato incrocio fra l’offerta di competenze prodotte dal sistema formativo e la domanda del tessuto socioeconomico, alla base di molta disoccupazione giovanile, possa essere attribuibile alla struttura del sistema formativo. La legge relativa all’istituzione della filiera formativa tecnologico-professionale esprime la necessità di creare un coordinamento strutturato tra l’istruzione tecnica e professionale, il sistema regionale dell’istruzione e formazione professionale regionale (IeFP), dall’istruzione terziaria erogata dagli Istituti Tecnologici Superiori (ITS Academy). A tal fine è necessario realizzare un piano nazionale per lo sviluppo di una comunità di pratiche e reti di lavoro attraverso una dimensione organizzativa e didattica innovativa capace di valorizzare le filiere formative in percorsi formativi attrattivi ai fini della scelta degli studenti.